venerdì 27 novembre 2020

Chi sa fa, chi no sa tasa!

    In questo periodo di pandemia, dove si avvicendano opinionisti di ogni tipo più o meno competenti e più o meno in buona fede, risulta quanto mai attuale questo vecchio detto veneto: "Chi sa fa, chi no sa tasa!".

    Sembra risalga ai tempi della Serenissima; si legge infatti che nel 1505 la Repubblica di Venezia abbia deciso di deviare il Brenta attraverso la Brentanova, canale che da Dolo porta l'acqua del fiume a Conche, dove si unisce al Bacchiglione. 



    Si scatenò quindi la fiera delle opinioni, ognuno voleva dire la sua. Allora la signoria vietò a chiunque, esclusi gli ingegneri addetti all'opera, «d'ingerirsi, scrivere o parlare di questa materia». 

    Ecco come venne giustificato il provvedimento: «La libertà di parlare intorno le arti – le quali talora non sono abbastanza intese nemmeno da coloro che le professano – promuove confusione e incertezza nei ministri preposti a tali operazioni: lo che tutto poi cade a pubblico pregiudizio». 

    Tale regola della Serenissima [chi sa fa, chi no sa tasa] se fosse applicata nei giorni odierni, farebbe chiudere internet ...

sabato 7 novembre 2020

La formazione dei più piccoli

In questo periodo, segnato da tutti i condizionamenti dovuti al Covid19 il pensiero va soprattutto al futuro perché è necessario riflettere anche sulle ripercussioni che avranno le scelte presenti.

Dentro a quest'atmosfera di incertezza e paura verso "l'untore” ci sono migliaia di occhietti e orecchiette che vedono, ascoltano e assorbono tutto ciò che facciamo. 

Sono dei bambini che forse dal punto di vista psicologico stanno avendo i danni maggiori e molto probabilmente questo momento storico non lo dimenticheranno mai. 

Ricordo la mia scuola, fatta di compagni di banco, di "studiare gomito a gomito", di diari da passarci e firmare, di palline di carta fatte con la saliva e di tutta la spensieratezza che tra una lezione e l’altra animava i nostri anni scolastici. 

Credo che gli insegnanti, oltre alla famiglia quest’anno avranno un compito molto difficile ... 

Mi auguro che il buon senso, prima di ogni norma o allarmismo, prevalga su tutto e soprattutto cerchiamo di educare i bambini al rispetto verso il prossimo e non alla paura!