giovedì 14 ottobre 2021

Teambuilding "fluviale"

Oggi ho avuto l'occasione di accompagnare i membri del gruppo immobiliare Tetto Rosso a un'esperienza outdoor insolita: teambuilding "fluviale" al centro sportivo Canottieri Padova con un testimone d'eccezione ... il campione olimpico Rossano Galtarossa!

Dopo i necessari distanziamenti della pandemia, in cui lo smart-working o (nella maggior parte dei casi) il remote-working hanno inevitabilmente allontanato le persone, è venuto il momento di iniziare a ricostruire nelle nostre aziende un sano "stare insieme", fatto di coesione e collaborazione con una buona dose di divertimento. 

Se il lavoro agile può essere interessante dal punto di vista organizzativo per favorire la conciliazione tra dimensione privata e lavorativa, è anche vero che la mancanza di "convivenza" all'interno dello stesso ambiente lavorativo crea un vuoto relazionale che alla lunga può avere un costo salato da pagare.

Fortunatamente gli imprenditori con cui collaboro hanno una particolare sensibilità alle dinamiche relazionali delle loro squadre e quando si riesce a organizzare un'iniziativa simile, è facile lasciare un segno positivo e produttivo nel gruppo di lavoro.

Con la metafora del canottaggio è facile vivere sulla propria pelle valori importanti come sinergia, coesione, armonia nei tempi, direzione comune e molto altro...
I collaboratori del gruppo Tetto Rosso ricorderanno a lungo quest'esperienza formativa, da cui trarre energia e strategie per raggiungere nuovi obiettivi d'impresa.










martedì 15 giugno 2021

C.S.R. e dintorni...

La scorsa settimana, con un gruppo di aziende del territorio padovano, ho concluso il percorso formativo online su "CSR, SOCIAL BALANCE E CONSAPEVOLEZZA DEI LAVORATORI", ovvero sulla Responsabilità Sociale d'Impresa e sull'impatto positivo che essa può avere in ambito sociale e ambientale.

E' stato un vero piacere guidare gli imprenditori alla scoperta di tali dinamiche, perché le aziende non fanno solo utili ma portano una serie di benefici alla collettività che sarebbe bene ricordare.

Le aziende infatti, oltre che fornire un reddito alle famiglie dei dipendenti, concorrono alla crescita professionale dei loro lavoratori (apprendistati, formazione, crescita e sviluppo di carriera), creano opportunità relazionali, garantiscono sicurezza e salubrità degli ambienti di lavoro, rispettano l'ecosistema e la biodiversità contribuendo alla sostenibilità ambientale, favoriscono insomma una lunga serie di stakeholders.

A volte gli imprenditori non si rendono conto dell'importanza delle loro attività e i dipendenti sottovalutano la ricchezza di valore sociale delle imprese di cui fanno parte, ma oggi è possibile evidenziare questo valore attraverso il Social Balance e comprendere quanto il lavoro possa essere edificante per l'essere umano.

Un ringraziamento a Innova, Sitecna e Fraccaro per il vivace interesse e la simpatia manifestata in aula, lavorare con persone così per me è un vero piacere! 





venerdì 26 marzo 2021

Comunicazione... pilastro del Welfare

Questo pomeriggio ho avuto il piacere di partecipare come relatore al webinar di Innova sulla COMUNICAZIONE INTERNA nelle organizzazioni.

È stata una bella occasione di confrontarmi con dei professionisti che condividono il mio sogno di aiutare le aziende a migliorare le loro relazioni interne, ma soprattutto di entrare in contatto con persone che credono come me che non siano sufficienti le competenze tecniche per far funzionare un'organizzazione.

L'ottima partecipazione di imprenditori, inoltre, è indice di un interesse crescente verso questo tema, soprattutto in questo periodo storico in cui, a causa della pandemia, invece di fare semplice distanziamento fisico, abbiamo sperimentato un vero distanziamento sociale e (purtroppo) umano.

Spero che questa e altre iniziative che abbiamo in cantiere portino al più presto a ricostruire la fiducia negli altri e soprattutto alla voglia di tornare a comunicare nel pieno delle nostre possibilità senza le barriere costituite da distanziamenti, igienizzanti, mascherine e, soprattutto, paure! 

sabato 9 gennaio 2021

Quanti urlano... ma sono davvero tanti?

Condivido la riflessione di un famoso personaggio a proposito di certi stili comunicativi dei tempi odierni ...


"Tendiamo a stupirci di quanta gente voglia vaccinarsi. 

Questo avviene perché la nostra visione della gente è necessariamente distorta da quanto attirano l’attenzione quelli che fanno casino. Leggendo le opinioni sui social, sembrano tantissimi quelli che mettono in discussione, anche gratuitamente, qualsiasi regola e qualsiasi decisione più o meno democratica. 

Molte persone sono contrarie al fatto che questa nazione usi i soldi delle loro tasse per comprare delle armi. Magari preferirebbero che i soldi comuni venissero spesi in cose che riguardano il miglioramento effettivo della vita comune, la salvaguardia della salute, la lotta alla povertà, la cultura, eccetera. Ma proprio perché non amano le armi e la violenza, sarà difficile vederle in piazza a spaccare semafori

L’uso di espressioni violente, di frasi urlate, è tipico di chi ha una concezione violenta della realtà. I terrapiattisti, sono una manciata di disperati, eppure tutti sanno che esistono persone convinte per qualche strana ragione che la terra sia piatta. Non sono così tanti, alzano solo la voce. Nel campo, che definirò approssimativamente “dei virologi”, tra tanti, anche più importanti di lui, ha attirato l’attenzione Burioni perché ha usato espressioni irriguardose per alcune persone, non m’interessa qui chi ha ragione e chi ha torto. Crisanti era una persona defilata fin quando non ha sentito la necessità di rispondere alle bugie di Zaia, è il conflitto che attira l’attenzione, i contenuti c’entrano poco.

C’è persino gente disposta a giustificare l’atto di alcuni cretini che hanno causato scontri col risultato di alcuni morti in America. Eppure la ragionevolezza esiste anche in questo campo. Nel 2017 Arnold Schwarzenegger, che pure si è trovato nello stesso partito di Trump, ha invitato l’allora presidente a prendere le distanze dal pensiero nazista di una frangia di suoi sostenitori, a pensare che il presidente ha anche responsabilità di comportamento. Era un invito alla ragionevolezza, quasi amichevole. Ma ha fatto molto più scalpore la dichiarazione di De Niro che tagliava corto dicendo che Trump è una testa di cazzo. 

Il così detto negazionista che voleva attenzione per dire che il virus è un’invenzione, quando ha preso il virus ed è andato all’ospedale, ha fatto un appello scongiurando tutti di non fare come lui, ma di mettere la mascherina e rispettare le distanze; lo ha detto di nuovo alzando la voce, di nuovo pretendendo attenzione. I contenuti non c’entrano, ci sono persone che pretendono l’attenzione degli altri a prescindere.

Quando per strada due persone discutono alzando la voce molti corrono a guardare. Magari fanno un video col telefonino, non intervengono, non cercano di riappacificarli, non sanno nemmeno cosa stiano dicendo quei due; semplicemente si godono lo spettacolo dell’irrazionalità.

È in soldoni quel che accade quando la stampa si concentra su alcune cose che appaiono solo eclatanti ma prive di interesse reale.

E così siamo convinti che il mondo sia pieno di gente che urla, che delinque, che s’incazza, che sragiona. Pensiamo che il mondo sia pieno di gente che muore ma il mondo è soprattutto pieno di gente che vive. C’è una moltitudine di persone normali che non pretendono attenzione. Fanno la loro parte. Non perché siano pecore o vili o cagasotto. Semplicemente considerano che sia la cosa da fare in un determinato momento. Tutte queste persone diventano invisibili nel mondo della comunicazione in tempo reale, delle reti e dei social, travolte da una manciata di riflettori puntati su  quelli che amano perdere il proprio tempo ad alzare la voce." 

(da un post di Natalino Balasso)