L'Ikigai per l'appunto è un termine che, nella cultura giapponese, indica quel qualcosa che conferisce senso alla nostra vita, quella cosa per cui vale la pena alzarsi dal letto la mattina, qualcosa che rende la propria vita significativa e anche utile agli altri.
L'Ikigai non deve essere per forza una qualcosa di grandioso, come portare la gente su Marte o eradicare il cancro dalla faccia della terra.
Essendo un concetto squisitamente personale, capita spesso che le persone sviluppino un proprio scopo partendo da ciò che è accaduto alla propria famiglia o agli amici.
Pensa, ad esempio, a tutte quelle associazioni di beneficenza che vengono fondate dopo la morte di una persona cara e che si impegnano nel sociale.
QUAL E' LA STRUTTURA DELL'IKIGAI?
L'Ikigai è formato da quattro elementi:
- ciò che ami fare,
- ciò che sei bravo a fare,
- ciò per cui puoi essere pagato,
- e ciò di cui il mondo ha bisogno.
- Fare qualcosa senza passione, sebbene si è bravi a farla, si venga pagati e il mondo lo richiede, ci fa sentire confortati ma anche vuoti. E' il caso di quei lavori che disprezziamo, ma che siamo "obbligati" a fare per sopravvivere.
- Fare qualcosa senza saperla fare veramente, sebbene la si ami, si venga pagati e il mondo lo richiede, ci eccita ma ci dà anche insicurezza perché sappiamo che è tutto precario e che potrebbe svanire da un momento all'altro.
- Fare qualcosa senza essere pagati, sebbene la si ami, si è bravi a farla e il mondo lo richiede, ci dà gioia ma anche frustrazione. E' la frustrazione di chi sente di essere speciale e che là fuori qualcuno sta sfruttando le sue abilità. E' il caso degli stage e dei volontariati infiniti, dove la persona non viene retribuita come meriterebbe.
- Fare qualcosa che il mondo non necessita, sebbene la si ami, si è bravi a farla e si venga pagati, dà soddisfazione, ma anche senso di inutilità. Rientrano in questa categoria tutte quelle persone che, per arricchirsi, sanno di dover mentire e danneggiare il prossimo (o l'ambiente).
AVERE UN IKIGAI FA BENE ANCHE AL SONNO
Infine, avere uno scopo, e quindi un buon motivo per alzarsi dal letto la mattina, migliora anche la qualità del sonno, secondo alcuni ricercatori dell'Università di Northwestern.
Jason Ong, uno degli autori, afferma che dare uno scopo nella vita alle persone potrebbe essere una strategia anti-farmaco per eliminare tutti quei disturbi del sonno che caratterizzano la nostra società.
E tu, hai trovato il tuo Ikigai? E se la risposta è sì, qual è e come sta cambiando la tua vita?